Il Festival

Una città di carta dal cuore grande

Nel 2020 Lucca Città di Carta è stato uno dei pochissimi eventi nazionali di cultura a svolgersi in presenza, nonostante la pandemia e in piena sicurezza, con 80 eventi, 100 ospiti e oltre 3.500 visitatori in tre giorni, senza i turisti che di solito animano la città. Il Festival, nella sua prima edizione, è stato tutto questo ma anche molto di più. Perché, alla fine, sotto il cumulo di fatica e tensione, hanno vinto i colori delle migliaia di copertine esposte, le lacrime di gioia dei finalisti dei Premi L’Ordinario, Misteri d’Italia e Parole in Posa, i sorrisi degli studenti volontari che hanno aiutato chiunque ne avesse bisogno, l’entusiasmo delle nuove conoscenze e la creazione di progetti tra le realtà che hanno partecipato, le emozioni del pubblico nello stampare con le vecchie macchine, lo stupore nell’ammirare La Divina Commedia fatta a mano. Hanno vinto i libri regalati da alcuni editori alla fine dell’evento (sì, è successo anche questo!), ha vinto un’idea di una cultura inclusiva. Ma, a noi, è sembrano, più che altro, un piccolo, grande miracolo. Che dobbiamo a tutti coloro che hanno vissuto questa esperienza con noi credendo nella stessa idea di condivisione.

Con questo bagaglio speciale nel cuore apriamo le porte a questa Città di Carta 2022! Vi aspettano tante sorprese, ospiti, incontri, laboratori, workshop, esposizioni e…

L’ INGRESSO è GRATUITO. C’è solo un requisito richiesto per partecipare: l’empatia.

Ingresso libero

Fiera del libro e dell’editoria Incontri e dibattiti culturali Mostra mercato di oggettistica di carta Mostre di fotografia e quadri Spazio relax Laboratori e workshop.

Benvenuti!

È la creativa e ideale “veste” del connubio tra la carta e la sua storia, tra il mondo del libro e l’editoria, tra la stampa antica e moderna, tra illustrazione e fotografia su carta.

Con una doppia anima di Festival culturale e, al contempo, fiera dell’editoria – divisa magnificamente tra i due piani antichi del Real Collegio di Lucca, ambientazione dell’evento – la definizione forse più giusta per Lucca Città di Carta è INCONTRO di CULTURA/E.

Sotto i loggiati e nelle sale affrescate intrisi di storia, il pubblico può scoprire storie, libri, incontrare e dialogare con autori, editori, poeti, personaggi illustri, provare a stampare, a fare la carta, partecipare a eventi, incontri, letture animate, a corsi di bella scrittura, a workshop di comunicazione, fotografia e giornalismo, a premi nazionali; può ammirare opere di carta uniche e originali, vecchie macchine da stampa, libri d’autore, oggettistica di carta, illustrazioni e molto altro.

L’unico evento nazionale legato al libro e all’editoria a svolgersi in presenza nell’estate 2020 in pandemia ma in piena sicurezza con oltre 80 eventi, 100 ospiti, oltre 3.500 visitatori in tre giorni, senza i turisti che di solito animano la città. Lucca città di carta, nella sua prima edizione, è stata tutto questo ma anche molto di più.

È stata la resistenza di noi organizzatori che, dopo aver progettato l’evento per due anni, abbiamo dovuto prima rimandare con un dispendio economico e di energie non da poco e poi riprogrammare con un’incertezza perdurata fino a pochi giorni prima del taglio del nastro. Ma è stata anche la resistenza dei nostri partner, che ci hanno aiutato a non mollare, la resistenza delle persone che ci scrivevano mail per dire che senza eventi culturali non si poteva più stare, la resistenza delle scuole che, nonostante lo spostamento ad agosto, volevano partecipare con i loro studenti, la resistenza del Real Collegio che voleva assolutamente riempirsi di carta e di cultura per dare un segno forte alla città.

E alla fine, sotto il cumulo di fatica e tensione, hanno vinto i colori delle migliaia di copertine esposte, le lacrime di gioia dei finalisti dei Premi L’Ordinario, Misteri d’Italia e Parole in Posa, i sorrisi dei volontari che hanno aiutato chiunque ne avesse bisogno, l’entusiasmo delle nuove conoscenze e la creazione di progetti tra le realtà che hanno partecipato, le emozioni del pubblico nel partecipare e nello stampare con le vecchie macchine, lo stupore nell’ammirare La Divina Commedia fatta a mano. Hanno vinto i libri regalati da alcuni editori alla fine dell’evento (sì, è successo anche questo!), ha vinto un’idea di una cultura inclusiva. Ma, a noi, è sembrano, più che altro, un piccolo, grande miracolo. Che dobbiamo a tutti coloro che hanno vissuto questa esperienza con noi e che ci dona energia per pensare alle edizioni che verranno. Sperando che siano davvero tante.